06/05/2019

Assistenti Vocali

Assistenti Vocali
Google, Alexa, Siri, Cortana, sono i nomi dei/delle assistenti vocali proposte da Google, Amazon, Apple e Microsoft.

Tra queste, le prime due, in particolare, sembrano essere quelle che hanno raggiunto i migliori risultati, almeno a livello commerciale, grazie alla vendita di dispostivi per la domotica come Google Home e Amazon Echo.

Grazie a quest’ultimi, gli utenti possono interagire, attraverso la voce, con le luci di casa, l’impianto di riscaldamento, le tapparelle, gli allarmi e altri oggetti predisposti all’interazione con gli assistenti vocali.
Quest’ultimi, in particolare quelli di Google e Amazon, hanno raggiunto un apprezzabile livello tecnologico.

A differenza di quello che avveniva qualche anno fa, l’interazione degli utenti con gli assistenti sta diventando sempre più semplice e basata su una sintassi non particolarmente rigida.

All’epoca del primo Dragon Dictate (software pioniere di questa tecnologia), invece, era necessario sottoporre il software di riconoscimento vocale a un “training”, durante il quale l’utente doveva sottoporsi ad alcuni esercizi di dettatura che avrebbero consentito al software di riconoscere, in modo preciso, la voce di chi impartiva i comandi.

Adesso, interagire con Google Home o Amazon Alexa non comporta più l’utilizzo di una sintassi particolarmente rigida.
L’utente può chiedere le previsioni del tempo o impostare un promemoria senza utilizzare frasi o comandi particolarmente complessi.
La tecnologia e i grandi investimenti, in questo campo, permetteranno, in breve tempo, di interagire con un linguaggio sempre più fluente e naturale.

Nel corso dell’ultimo convegno I/O di Google (riservato agli sviluppatori) abbiamo assistito a una notevole evoluzione degli Assistenti Vocali.

In alcune dimostrazioni, addirittura, l’Assistente Vocale di Google è stato in grado di intrattenere una conversazione, in modo autonomo, con l’impiegato alla reception di un albergo, per definire e concludere una prenotazione.
Davvero sbalorditivo.

Un ulteriore indizio del crescente interesse, da parte dei maggiori Player, nei confronti della tecnologia per il riconoscimento vocale è rappresentato dalla recente richiesta di Google relativa all’inserimento di un nuovo tasto nelle tastiere dei nostri device. Il tasto, in questione, servirà ad attivare gli Assistenti Vocali di nuova generazione, che grazie all’evoluzione dell’intelligenza artificiale rivoluzioneranno il nostro modo di interagire con gli oggetti e con la tecnologia in generale.